L'importanza di una campagna di riattivazione
Che fare dunque? La soluzione migliore è quella di provare a riattivare, con una campagna ad hoc, i tuoi destinatari, ridurre eventualmente il numero di messaggi mandati ai destinatari che non si riattivano e alla fine decidere se disiscriverli per pulire la lista.
Soluzione 1: Gestione inattivi - la soluzione ottimale e consigliata da Mailup;
Soluzione 2: Individuare con i filtri attività i destinatari inattivi - gestione manuale dei contatti inattivi;
Attenzione: non è consigliato realizzare in console entrambe le soluzioni. La gestione inattivi prende in considerazione dati e valorizzazioni aggiuntive rispetto l'uso dei filtri attività, inoltre è un servizio creato ad hoc dai nostri team tecnici sulla base di metriche certificate e da dati che vengono aggiornati quotidianamente. Conseguenza di ciò le due soluzione non avranno delle numeriche precise. Mailup consiglia comunque l'uso del servizio di Gestione inattivi.
Crea un filtro attività per definire i destinatari che non hanno fatto nessuna azione negli ultimi X giorni. Il valore di X varia a seconda di quante email mandi alla tua lista:
se mandi messaggi frequenti, ad esempio 1 alla settimana, puoi scegliere di inserire 90 giorni di inattività
se mandi messaggi non frequentemente, ad esempio 1 volta al mese, puoi aumentare il numero di giorni, magari a 180
Ecco come apparirà un filtro di esempio
Usa l'operatore 'E Anche' per unire le due condizioni
Crea poi un secondo filtro con un valore X un po' superiore a quello che hai utilizzato:
se avevi scelto 90 giorni, creane uno per 105 giorni (pari ad altre due settimane di inattività)
se avevi scelto 180, creane uno di 210 giorni (pari a un altro mese di inattività)
Utilizzerai questo secondo filtro per mandare il secondo messaggio della tua campagna di riattivazione. Dopo averli creati, magari assegnando a una nuova categoria di filtri chiamata Campagna di riattivazione, troverai i due filtri nell'elenco dei filtri attività:
Adesso li puoi usare per:
capire in qualsiasi momento quanti sono i tuoi destinatari inattivi
quando mandi un'email puoi filtrare i destinatari appartenenti a questo filtro nella pagina di Scelta dei destinatari
lo puoi usare anche per fare una campagna con gli invii automatici
Prima di inviare loro dei messaggi definiamo però i contenuti della campagna di riattivazione.
Pianifica una campagna di riattivazione
Lo scopo di una campagna di riattivazione è quello di riconquistare e catturare l'attenzione degli utenti inattivi. Un'efficace campagna di riattivazione tramite mail include:
Connessione ed iscrizione alle pagine social (Facebook, Twitter ecc.);
Sottoscrizione in una differente lista mail o in contemporanea con altre;
Promozioni limitate (ad esempio, partecipazioni a giochi con premi), offerte o prezzi speciali;
Download di materiali di marketing o partecipazione a seminari online.
L'obiettivo delle tue mail deve essere quello di fornire una valida ragione per cui gli utenti devono rimanere iscritti nella tua lista mail.
Esecuzione della campagna
Invio dei primi due messaggi
Puoi inviare i primi due messaggi di questa campagna:
manualmente, selezionando il messaggio che vuoi inviare ed usando uno dei filtri che hai impostato per localizzare i destinatari inattivi dalla pagina Attività quando hai impostato la tua mail
automaticamente, usando dei messaggi automatici
Il modo migliore di procedere è pianificare una campagna automatica, usando i messaggi automatici. Ciò significa che i messaggi di riattivazione saranno inviati dopo un certo periodo di tempo, quando cioè i destinatari diventeranno effettivamente inattivi.
Il modo più efficace di strutturare una campagna di riattivazione è costruire un flusso di comunicazioni automatiche, impostando condizioni di innesco, tempi di attesa e azioni da intraprendere a fine flusso. È possibile scegliere autonomamente quante email inviare prima di definire un utente definitivamente “decaduto”: il nostro consiglio è comunque di non superare le 3 comunicazioni.
Il workflow automatico può essere impostato come segue (il numero di giorni è puramente esemplificativo):
[A 30 giorni dall’ultima interazione] Invio del primo messaggio di riattivazione
[A 60 giorni dall’ultima interazione] Invio del secondo messaggio di riattivazione a chi non ha aperto il primo
[A 90 giorni dall’ultima interazione] Invio del terzo messaggio di riattivazione a chi non ha aperto né il primo né il secondo
Fine workflow: se l’utente ha cliccato, viene spostato tra gli Attivi. Se non ha cliccato, viene automaticamente spostato tra i Disiscritti.
In questo modo la pulizia del database è effettuata in modo continuativo, puntuale e completamente automatico.
Riduzione dell'invio delle mail
Mentre stai preparando la tua campagna di riattivazione, dovresti cercare di diminuire l'invio delle altre campagne verso i destinatari inattivi (gli stessi che stai cercando di convincere a reiscriversi). Ciò avrà un impatto positivo, dato che i destinatari inattivi potrebbero venire scartati durante l'invio di queste campagne. All'interno di MailUp, vi sono degli strumenti che permettono tutto questo nella Gestione destinatari inattivi.
Valuta la tua campagna di riattivazione
Come capire se la campagna di riattivazione sta funzionando bene oppure no? È importante ricordare che gli obiettivi e, quindi, le metriche da considerare a questo proposito sono parzialmente diversi da quelli delle normali campagne email.
Le classiche metriche, come tasso di apertura e CTR, parlano del successo del singolo messaggio, mentre in questo contesto l’attenzione deve essere posta sul comportamento a lungo termine dell’utente. In breve: se l’utente apre l’email di riattivazione, ma torna subito dopo a ignorare le altre comunicazioni, la campagna avrà buoni tassi di apertura ma un pessimo risultato complessivo.
Ulteriore disclaimer: non aspettarti numeri da capogiro. Di norma, la percentuale di utenti che queste campagne riescono ad attivare si aggira attorno al 10%. Ma anche una piccola vittoria è pur sempre una vittoria!
Per avere una visione complessiva dell’efficacia delle campagne di riattivazione bisognerebbe periodicamente considerare anche le seguenti metriche:
Percentuale dei clienti attivi in database. Se aumenta, la campagna sta funzionando bene.
Percentuale di segnalazioni spam. Diminuisce il numero di segnalazioni delle email come spam? Significa che la percentuale di utenti effettivamente interessati alle comunicazioni è aumentata, che il database è più pulito e che la campagna di riattivazione (disiscrivendo automaticamente chi non dimostra interesse) sta funzionando.
Punteggio di deliverability. Tale punteggio viene assegnato automaticamente dalla piattaforma e dipende da diversi fattori, tra cui l’equilibrio tra attivi e inattivi all’interno del database. Una strategia efficace di riattivazione porta a un miglioramento di questo equilibrio: se il punteggio di deliverability sale, è un segno che la riattivazione sta funzionando.